Se non è ancora capitato, questa è l’occasione giusta di scoprire una galleria d’ arte contemporanea nel cuore di Roma.
La Galleria Edieuropa, sita in Piazza Cenci, ospita ancora per oggi una mostra talmente interessante sugli anni 70,che in contemporanea all’altrettanto corposa del Palazzo delle Esposizioni, non potete perdervela!
Oggi, al finissage, ultima possibilità di andare a curiosare, in uno spazio molto intimo, e a rivisitare uno dei più complessi periodi della storia d’Italia: gli anni di piombo nonché di scoprire, andando un po’ indietro nel tempo, alcuni protagonisti dell’arte concettuale e arte povera, alcuni dei movimenti artistici più importanti degli ultimi 40 anni.
E infatti quarant’anni fa, proprio QUI ,alla galleria allora chiamata Editalia, si apriva, nel 1966, la prima mostra di Carla Accardi, Marcia Hafif e Giulio Turcato…e non solo.
La storia della galleria si unisce a quella dell’arte perché qui un pezzo di storia dell’arte si e’ fatta davvero.
Tanto per iniziare l’antologica di Burri del 75 (ad Assisi) e ancora Scialoja, Luciano Fabro, Afro, Maurizio Mochetti, Gio’ Pomodoro, Mario Merz, Claudio Cintoli…
Forse non si ricorderà, ma assieme all’Attico di Sargentini, La Salita di Liverani e tante altre, la galleria Edieuropa di Lidio Bozzini fu una delle principali protagoniste della vita culturale di quegli anni a Roma.
Gli artisti e le artiste che conoscerete, tra cui Accardi, Afro, Angeli, Burri, Calo’, Capogrossi,Fioroni,Patella,Schifano, Uncini, Vedova, Verna: vi sorprenderanno, coi loro linguaggi unici.
Giuseppe Capogrossi col suo segno universale che rimanda al mondo delle origini.
Depurato in Carla Accardi, da ogni riferimento all’esistenza umana..
Diversi ma scelgono entrambi di procedere attraverso sottili riduzioni dell’immagine.
Patella inietta nella lingua dell’arte “le mele stregate del caso, dei moti della psiche, del fantastico”(Lancioni) attraverso una disseminazione di elementi irrazionali.
L’alfabeto di Verna degli anni 70 “si articola tra le polarità di estremo rigore e intenso abbandono emotivo”, dove protagonista assoluto dei suoi dipinti è il colore. Il segno e il gesto, hanno il compito di organizzare lo spazio e dare identità alle figure..quasi a ricolmare di sé quello spazio-frattura che oltre la tela della storia si stava mostrando.
Ogni vocabolo di questo immenso mare magnum che è l’arte degli anni di piombo ha qualcosa da raccontarci…e allora perché non fare un salto negli anni 70?
La Galleria si trova al Palazzo Cenci, al 56 di Piazza Cenci
06 64760172 – 06 68805795
edieuropa@tiscali.it; edieuropa@libero.it
Orario: dalle 11.00 alle 19.00 Chiuso lunedì e festivi.