Il mito della scultura. Giacometti testimone moderno della statuaria nella Galleria Borghese
L’opera di Alberto Giacometti, i suoi bronzi, gessi e i disegni, emergevano come mito da quella “foresta di statue” greco romane, illuminate da un riflettore di nuova attenzione, al di là dell’antichità. Lʼesperienza della mostra dei “Borghese e lʼAntico” accendeva un desiderio fino a quel momento sconosciuto alla Galleria: la necessità di richiamare a quel punto la tragicità della scultura di epoca moderna, perché la modernità è sostanzialmente tragica e di una tragedia che emana dallʼinterno dellʼindividuo e dalla sua condizione esistenziale. E il nome che emergeva da questo sentimento comune di reazione alla popolazione di scultura antica e barocca offerta dalla scena della Galleria era quello di Giacometti…
(estratto da Presentazione della mostra di Anna Coliva)
Una risposta a Giacometti: dialoghi alla Borghese con Bernini, Canova e l’antico